IL LIBRO

IL LIBRO
DELLA FILOSOFIA E DEI GATTI - SGARBI F. (MURSIA)

domenica 18 gennaio 2009

IL MAIALINO GATTOSO


La butto lì...


avete mai considerato gli animali comunemente definiti non domestici con la stessa simpatia e "comprensione" con le quali considerate quelli comunemente definiti domestici?


Avete mai preso in considerazione l'ipotesi per cui, come il vostro micio simpatico e peloso o il vostro cane scodinzolante e affettuoso gioiscono, soffrono e hanno paura così potrebbe capitare alle mucche, ai maialini, galline, etc.?


Leggete qui sotto, se vi va. E, magari, parliamone...


Dal libro di Jeffrey Moussaieff Masson, Il maiale che cantava alla luna


"I maiali esprimono amicizia verso i propri simili in numerosi modi: con la voce, con il linguaggio del corpo, dormendo insieme, gironzolando ed esplorando il territorio in compagnia durante il giorno. Kim Sturla, del rifugio Animal Place, racconta di un maiale, Floyd, trasferito all'Animal Place da un altro rifugio per animali, il Farm Sanctuary. Floyd non riusciva ad ambientarsi e cadde in quella che aveva tutta l'aria di una grave depressione. Sembrava che non desiderasse più vivere; si stava lasciando morire. Kim non riusciva a capire come mai. Alla fine, Diane Miller, che si era occupata di Floyd quando viveva al Farm Sanctuary, andò a vedere qual era il problema. Non appena l'animale la vide, il suo comportamento cambiò. L'annusò con quella che pareva un'espressione di sollievo, sembrò sopraffatto dall'emozione; strillò di piacere, e lo stesso maiale che prima si muoveva a fatica corse verso il furgone e balzò nel retro, pronto a tornare a casa. Non chiedeva altro che questo: tornare a casa dagli altri maiali che conosceva e amava. Non appena fece ritorno al Farm Sanctuary, la sua depressione sparì. Aveva avuto nostalgia di casa. "