IL LIBRO

IL LIBRO
DELLA FILOSOFIA E DEI GATTI - SGARBI F. (MURSIA)

sabato 12 dicembre 2009

GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DEGLI ANIMALI


Siamo nel mezzo di un week-end molto importante.

Molto importante perchè dedicato agli animali.

Lo scorso 10 Dicembre, infatti, è stata celebrata la
Giornata Internazionale per i Diritti degli Animali.

E si è deciso, nel corso del week-end più vicino (più vicino anche alla Festa più "buona" dell'anno), di attirare l'attenzione su coloro i quali abitano le nostre case, animano i nostri divani, rallegrano finestre e balconi.

Ma anche su coloro i quali soffrono nelle gabbie e non importa se di zoo, di circhi, di allevamenti, di laboratori o altro.

Coloro i quali non sono una proprietà umana, ma una piacevole compagnia con cui CON-dividere lo spazio vitale e che, come gli umani, hanno diritto ai diritti.

Gli ANIMALI, appunto.

Domani, simbolo per eccellenza della LUCE, del vedere - il 13 Dicembre, infatti, si celebra, in moltissimi paesi europei, Santa Lucia protettrice degli "occhi" - potrebbe essere carino partecipare alla miriade di iniziative organizzate proprio in favore degli animali, nelle piazze, nelle vie delle città italiane.

O perchè no, andare nel gattile o canile più vicino, portando una coccola, una scatoletta.

O, ancora, sfogliare qualche sito di cucina vegetariana, per pensare ad un menu gustoso ed etico.
Un esempio: http://www.scienzavegetariana.it/ricette/lista_ricette.php

Evviva i diritti degli animali, dunque. Evviva chi li rispetta.

"Nessun essere vivente deve essere ucciso,
non il più piccolo animale o insetto, perché ogni vita è sacra. "
(Buddha)

"Le parole hanno il potere di distruggere e di creare.
Quando le parole sono sincere e gentili possono cambiare il mondo. "
(Buddha)

Inno alla vita
"La vita è bellezza, ammirala.
La vita è un’opportunità, coglila.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura.
La vita è una ricchezza, conservala.
La vita è amore, donala.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, accettala.
La vita è un’avventura, rischiala.
La vita è felicità, meritala.
La vita è la vita, difendila."
(Madre Teresa di Calcutta)

giovedì 5 novembre 2009

"Chi evita l'errore,
elude la vita."
(C.G. Jung)

mercoledì 21 ottobre 2009


"La filosofia insegna ad agire, non a parlare."

(Seneca)

lunedì 12 ottobre 2009

VEG anch'io... sì, io sì!



Passeggiando, d'autunno, sul calare arancione del pomeriggio, capita di incontrare immagini che colpiscono per i colori, per le forme, per i profumi...

Personalmente, la coregrafia creata dal giallo di una zucca, dal dorato dei cereali, dall'intenso bruno dei legumi, dalla varietà cromatica di frutti e verdure sono motivo di attrattiva. Un'attrattiva che è intensificata dalla prelibatezza presagita leggendo certe ricette anche molto vecchie, popolari, ma forse sottovalutate.

Un'attrattiva intensificata, ancor di più, dal sapere che nessuna vita è stata spenta per preparare quei manicaretti.

Tortelli di zucca (qui, nel ferrarese, chiamati Cappellacci) con letto di burro e aromatica salvia, cremosi fusilli con formaggio e noci, sformati di besciamella e carciofi che inturgidiscono la lingua con il loro sapore e la loro scioglievolezza, polenta accompagnata da sugo di funghi con inebriante e inequivocabile profumo.

La varietà di ingredienti e di ricette è tale da non consentire di citare tutto il meraviglioso mondo gastronomico della cucina etica.

Io, personalmente, ho aderito a questa scelta che, ora, appoggio e diffondo (mi vedete nell'immagine sottostante, in abito scuro, al banchetto di domenica scorsa, per una Ferrara VEGetariana, o vegana per chi preferisce) e che vi invito a scoprire. O, almeno, a sperimentare.

Un'ultima considerazione: chi opta per questo tipo di cucina, vive meglio e di più.

Non mi credete? Beh, il nostro Umberto Veronesi è vegetariano da anni e, da esperto medico e oncologo, raccomanda questa scelta!



"Il vero amore non è né fisico né romantico.

Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà.

Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.

La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di

come danzare nella pioggia."

Kahlil Gibran

sabato 3 ottobre 2009

DOMENICA 4 OTTOBRE, SAN FRANCESCO: UN TUFFO NELLA CUCINA ETICA E SALUTARE


Nel giorno dedicato a San Francesco, patrono deli animali, perchè non approfondire la conoscenza di una cucina etica e salutare? Domenica prossima, 4 OTTOBRE, dalle 8 alle 20 ...i volontari di Ferrara Veg saranno a disposizione in centro a Ferrara, all'angolo tra Via Mazzini e Via Vignataglia, per rispondere a quesiti e curiosità sul Vegetarianesimo. Vi aspettiamo!

mercoledì 30 settembre 2009

"E' nel mutamento che le cose si riposano." (Eraclito)











Non credo di dover spiegare perchè ho deciso di inserire questa storia. Qui, è irrilevante se si tratta di cani, gatti, uomini o altro.

This dog was born on Christmas Eve in the year 2002. He was born with 2 legs - He of course could not walk when he was born. Even his mother did not want him.His first owner also did not think that he could survive and he was thinking of 'putting him to sleep'. But then, his present owner, Jude Stringfellow, met him and wanted to take care of him. She became determined to teach and train this little dog to walk by himself.. She named him 'Faith'. In the beginning, she put Faith on a surfboard to let him feel the movement. Later she used peanut butter on a spoon as a lure and reward for him for standing up and jumping around.Even the other dog at home encouraged him to walk. Amazingly, only after 6 months, like a miracle, Faith learned to balance on his hind legs and to jump to move forward. After further training in the snow, he could now walk like a human being. Faith loves to walk around now. No matter where he goes, he attracts people to him. He is fast becoming famous on the international scene and has appeared on various newspapers and TV shows. There is now a book entitled 'With a Little Faith' being published about him. He was even considered to appear in one of Harry Potter movies. His present owner Jude Stringfellew has given up her teaching post and plans to take him around the world to preach that even without a perfect body, one can have a perfect soul'.

In life, there are always undesirable things, so in order to feel better, you just need to look at life from another direction.

I hope this message will bring fresh new ways of thinking to everyone.And that everyone will appreciate and be thankful for each beautiful day.Faith is the continual demonstration of the strength and wonder of life.

venerdì 11 settembre 2009

ADOTTATE I SOPRAVVISSUTI



SOPRAVVISSUTI.
Si tratta, veramente, di sopravvissuti.Erano destinati alla vivisezione, ma, per diverse ragioni, sono stati risparmiati.
Ed, ora, cercano casa.
ADOTTATE ANIMALI DESTINATI ALLA VIVISEZIONE.
APRITE LE GABBIE. ADOTTATE!
Per info http://www.unife.it/ricerca/sperimentazione-animale/adozione-animali-da-esperimento/adozione-animali-da-esperimento

lunedì 7 settembre 2009

QUEL FOUCAULT CHE AMAVA I GATTI



Nel suo Sorvegliare e punire. Nascita di una prigione, Michel Foucault (1926-1984) scriveva:
"Non bisognerebbe dire che l'anima è un'illusione, o un effetto ideologico. Ma che esiste, che ha una realtà, che viene prodotta in permanenza, intorno, alla superficie, all'interno del corpo, mediante il funzionamento di un potere che si esercita su coloro che vengono puniti - in modo più generale su quelli che vengono sorvegliati, addestrati, corretti, sui pazzi, i bambini, gli scolari, i colonizzati, su quelli che vengono legati ad un apparato di produzione e controllo lungo tutta la loro esistenza."
Lui, illuminato filosofo francese e "storico" della follia, capace di capire quanto il disagio sia capace di produrre disagio, chi poteva mai avere come compagnia fissa, come musa? Eccolo lì, lo vedete in braccio...

domenica 30 agosto 2009

Il "CAMMINO DEI FILOSOFI": A KYOTO, TRA GATTI E BAMBOO




Nell'antica e nipponica città di Kyoto, abbracciato dal verde aromatico dei templi e dalla poesia dei giardini Zen, potete trovare un romantico cammino: il Cammino dei Filosofi . Un delizioso e raccolto percorso che, tra giganteschi bamboo e sguardi d'Oriente, induce a piacevoli e profonde riflessioni/conversazioni, nella calma delle atmosfere che il Paese del Sol Levante sa regalare. Qui, usavano passeggiare filosofi quali Nishida Kitaro (1870-1945) e Kawakami Hajime (1879-1946), discorrendo di magiche questioni come quella della verità. Ieri, ho, personalmente, intrapreso questo cammino: all'ingresso, tra il fruscio degli alberi e lo stretto, ma vivissimo corso d'acqua che accompagna il percorso, mi aspettavano coloro i quali hanno la capacità di vegliare meglio sulla soglia di un cammino che porta alla conoscenza: i gatti. Non credo di dovermi dilungare troppo sulle sensazioni che questo luogo può generare: guardate le espressioni feline che ho immortalato... il benessere Zen è nei loro musi.
“Ci sono probabilmente diverse opinioni sulla natura della verità,
per me essa è quello che si avvicina maggiormente all’esperienza concreta."
Nishida K. Zen no kenkyu, Iwanami shoten, Tokyo, 1993, p.46.
Sto preparando un mio breve rientro in Italia: a coloro i quali mi hanno scritto, segnalo che il 14 Ottobre alle ore 21, sarò a Milano per la presentazione del libro Della filosofia e dei gatti, selezionato dall'associazione animalista Tom&Jerry. Potrò fornire maggiori dettagli più avanti.

sabato 29 agosto 2009

LA BUONA NOTIZIA


LA BUONA NOTIZIA... ANZI OTTIMA.
FRANCA HA TROVATO CASA!
BUONA FORTUNA!


domenica 23 agosto 2009

Fabrizio De André, la questione del "male" e la gattina Franca




Ricordo di aver ascoltato, qualche tempo fa, una vecchia intervista a Fabrizio De André.


Mi colpì una sua frase.


Non rammento le parole esatte, ma suonava, pressapoco, così: "L'uomo potrà anche conquistare le stelle, ma
le sue problematiche fondamentali sono destinate a rimanere le stesse per molto tempo, se non addirittura per sempre".

Il grande cantautore aveva scelto di condannare specifici mali, nelle sue mai scontate canzoni: primi, fra tutti, la violenza, il non rispetto della dignità e della libertà e le loro conseguenze nefaste.

Ci si potrebbe chiedere che ragioni di esistere abbiano le azioni violente se sono così negative.

Ma un argomento così complesso, di certo, non può essere affrontato in un post.

Quel che è certo, invece, è il male che genera la violenza e il peggioramento ch'essa, regolarmente, determina, generando, a sua volta, il male.

Una memorabile frase di Martin Luther King diceva:
"la violenza è una spirale discendente che dà vita proprio alle cose che cerca di distruggere. Invece di diminuire il male, lo moltiplica".

Pechè? Perchè, quel male che si sente e che si vuole far scontare ad altri non si spegnerà se assecondato: si spegnerà se capito e "risolto".

Pertanto, chiunque abbia chiuso in un sacco e gettato in un cassonetto la viva e respirante gatta FRANCA (che vedete nella foto), non solo non avrà risolto la sua sete di "male", ma si è anche messo in difficoltà con la legge.

Con l'unico effetto, quindi, di aver peggiorato la propria situazione e, soprattutto, di aver messo in pericolo la micia.

Franca, fortunatamente, è salva: respira e vive ancora.

E le due premurose persone che, ora, se ne sta occupando, mi hanno chiesto di parlarvi dell'amore che questa micia può dare, invitandovi, inoltre, ad adottarla.

Volentieri, vi daranno ulteriori notizie, se siete interessati.
Potete contattarle ai
seguenti recapiti: 349/1033953
347/9931711

martedì 18 agosto 2009

DELLA FILOSOFIA E DEI GATTI: intervista de Lo Schermo


L'intervista che segue è stata rilasciata per la rubrica ANIMA-LI,

a cura della giornalista Anna Benedetto de Lo Schermo

http://www.loschermo.it/articolo.php?idart=18613

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Della Filosofia e dei Gatti: il piccolo-grande libro di Federica Sgarbi

Anima-li : Animali

del 07/06/2009 di Anna Benedetto

LUCCA – Uno splendido, piccolo libro, ricco di storie interessanti e commoventi sui gatti e la loro, eterna, “gattità”. Lo ha scritto una giovane filosofa e scrittrice di origini bolognesi, attualmente all’estero per lavoro, Federica Sgarbi, una di quelle che ancora usano riflettere molto prima di… scrivere. L’abbiamo intervistata a proposito di questo piccolo volume edito da Mursia per la meravigliosa collana “Felinamente”, il cui titolo è “Della filosofia e dei gatti”, ed è un viaggio tra filosofi e letterati alla ricerca dell’umano ideale per i mici di un gattile.

Federica Sgarbi

Federica ha chiaramente una grande passione per i gatti, ma anche per l’etica di Kant, che l’ha condotta all’approfondimento della riflessione morale sino alle sue tinte squisitamente animaliste e ambientaliste. Nel suo libro racconta la propria esperienza attraverso le storie di diversi gatti. E racconta quello che ciascuno di noi potrebbe molto facilmente fare: il suo impegno quotidiano per gli animali. Piccolo, magari, facile, ma utile ed efficace. Federica infatti spiega che per dare una mano al gattile della sua città si è messa a comporre volantini ed articoletti per i giornali per descrivere gli ospiti della struttura, impegnandosi così a dare loro una chance di una nuova, dignitosa, vita, trovando loro una famiglia ed una casa. In fondo per fare questo basta saper scrivere ed avere buona volontà. Se non molta, almeno Q.B., diciamo.

Come è nata l'idea di scrivere questo libro, composto a veri e propri ritratti felini? “Per condividere e coinvolgere – spiega Federica -. Per condividere le esperienze; per coinvolgere in situazioni talmente ricche che, se note, non possono lasciare indifferenti. Chiunque ami gli animali – e non importa quale tipo - è opportuno che conosca l’alternativa, così importante e preziosa per tutti gli ospiti dei rifugi, di adottare in questi luoghi che io, come volontaria, conosco bene. Lo scambio, il comunicare è centrale in questo libro, tant’è vero che, alla fine, ho scritto la mia e-mail personale, in modo che chiunque voglia contattarmi per adozioni, informazioni o anche semplici testimonianze che riguardino i quattro zampe possa e riesca a farlo. E, infatti, ha funzionato. Tantissimi messaggi ricevuti: di volontari, di adottanti, di chi, incuriosito, voleva saperne di più. Sulla scia di questo, è nato il mio blog. L’ho creato appositamente per segnalare dove adottare gli animali abbandonati e le iniziative delle associazioni e dei volontari che si occupano di loro. E, in Italia, sono davvero tanti. Questo blog, dunque, è a loro disposizione e di chiunque voglia saperne di più dell’argomento. Ripeto: la diffusione è importantissima perché può aiutare, concretamente, gli animali. Come volontaria, ho potuto rendermene conto e, per questo, la sostengo”.

Come e dove è nata, invece, la passione per i gatti? “Non so dire da dove arrivi… dal fatto di averceli sempre avuti intorno, immagino. Hanno, infatti, animato la mia vita e la mia casa fin da quando ero piccola. Anche 2 o 3 per volta. Il gatto è una presenza indispensabile, se sei abituata a conviverci. Quando apri la porta e nessuno ti zampetta incontro o quando, sul divano, c’è “troppo” spazio, qualcosa non va… “.

E per la filosofia? “Una delle prime cose che lessi riguardo la Filosofia fu che aveva permesso la nascita di una convivenza civile. E questo bastò. La Filosofia viene prima della Legge, prima del Diritto: è il pensiero che genera la Libertà e il Rispetto. Estendibile a tutti gli esseri viventi”. Riflessione interessante. Quindi sembrerebbe che possiamo convivere anche con i piccioni… forse dovremmo tornare a studiare filosofia..

Nel tuo libro, tra una storia e l'altra dei vari mici di cui ti sei occupata, citi diversi scritti di pensatori anche molto conosciuti che hanno scritto considerazioni "dalla parte degli animali". Considerazioni, però, che non sono quelle che di loro sono passate alla storia, come se fossero "idee minori". Perché secondo te non hanno trovato spazio? “Il libro è un percorso: parte dal gattile, arriva ai lettori. Il tratto intermedio è fondamentale ed è quello a cui ho voluto dare maggiore spazio: il rispetto per la dignità animale. Tutti i pensatori che ho citato sostengono tale messaggio ed è per questo che li ho scelti. Ho proposto nomi di filosofi che coprono un arco di tempo vastissimo e l’aspetto più interessante è come, già nell’antichità, vi fosse un’attenzione per la Vita nel senso più esteso del termine. Filosofi più recenti, come Kant e Schopenhauer, vengono apprezzati solo ora per alcune loro considerazioni “animaliste” perché solo ora la società (o parte di essa) è disposta ad aprirsi a questo tema così importante. Kant stesso, già nel Settecento, aveva enfatizzato come l’osservanza dei doveri verso gli animali fosse, profondamente, legata all’osservanza dei doveri verso l’umanità. Ora sta a noi capire l’importanza di tutto ciò e valorizzarlo”.

Affronti ad un certo punto, toccandolo appena, il concetto di "padrone", ovvero quel rapporto uomo-animale che la nostra cultura oggi definisce "padrone-animale". Perché sostieni che un gatto non si possa possedere? E gli altri animali? “La questione del ‘padrone’, come quella della ‘razza’, della ‘specie’ e diverse altre, mi stanno veramente a cuore e meritano un approfondimento che, purtroppo, nel libro, non poteva trovare spazio. Come molti - filosofi e non filosofi - anche io ritengo l’antropocentrismo, e la sua ottica che vuole tutto a disposizione dell’uomo, una concezione da superare laddove si voglia trovare, veramente, un equilibrio. Sto, attualmente, lavorando ad un progetto che mira proprio all’esplorazione di tali questioni, beneficiando del mio soggiorno in Giappone: qui, anche a livello accademico, è possibile trovare diversi spunti, forse anche grazie all’eredità culturale di questo Paese. Per chi volesse saperne di più o fosse interessato a collaborare, può contattarmi tramite il mio indirizzo di posta elettronica filosofia_gatti@hotmail.it

C'è qualcosa che le persone comuni potrebbero fare per aiutare gli animali?Sono le persone che creano (e distruggono) il mondo, pertanto ciascuno può fornire un contributo essenziale al miglioramento della realtà in cui viviamo. Frequentando l’ambito del volontariato animalista conosco la dedizione – forte e costante – e la passione che ne animano le iniziative: di tale dedizione ho parlato nel libro e non manco mai di evidenziarla perché la reputo il sintomo di una società progredita. Attivarsi per le necessità degli altri - dell’altro da sé - è, infatti, un principio generalmente condiviso e, nel volontariato, tale principio si concretizza. Ma vi sono diversi altri modi per contribuire al miglioramento della nostra realtà: adottare nei gattili, canili e rifugi, invitare i bambini al rispetto della Vita, ed informarsi, leggere e capire quello che ci succede intorno. Una società che punta al proprio fiorire, non infierendo e salvaguardando i meno forti e gli inermi, sarà una società più armoniosa e piacevole da vivere”.

domenica 9 agosto 2009


"La gente, di solito, usa le statistiche
come un ubriaco i lampioni:

più per sostegno che per illuminazione."

Mark Twain


martedì 4 agosto 2009

LA FRUSTA E' E RIMANE UN MEZZO DI TORTURA


Un cavallo azzoppatosi nel corso di uno dei tanti palii italiani: in essi è, abitualmente, utilizzato il frustino

Forse, molti di voi, come me avranno riflettuto su una cosa: la frusta è un mezzo di tortura.
Nata come arma, ma rivelatasi troppo poco efficace in contesto bellico, si decise di impiegarla per seviziare e terrorizzare, al fine di ottenere date informazioni o di imporre dati comportamenti.
La frusta è tutt'oggi utilizzata, ci avete fatto caso?
Viene impiegata, regolarmente, nei circhi, per esempio.
E in talune manifestazioni che vengono definite, docilmente, folkloristiche come il palio.
L'uomo ha astutamente corretto, in questo caso, il termine: da frusta è diventato
frustino.
Il vezzeggiativo, si sa, suona sempre più accettabile all'orecchio.


Ma il male che infligge alla pelle è identico.

Per fortuna, un recente provvedimento sembra cambiare qualcosa...



Leggo e riporto da
http://animali.tiscali.it/articoli/veterinario/09/08/martini_ordinanza_palii_123.html

"Stop a frustini e altri "aiuti": cambiano le regole del Palio

di Oscar Grazioli

03 Agosto 2009 - Beh, finalmente una buona notizia. Grazie alla pressione dei media, delle associazioni animaliste e della gente comune, appena sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la relativa ordinanza, diventerà illegale oltre il 50% dei palii che utilizzano equidi (cavalli, asini e muli) e che, fino a oggi, si sono svolti in totale spregio non solo delle leggi sul benessere animale, ma del buon senso comune.

Come noto, un po’ in tutta Italia, spesso con la scusa di onorare il santo di turno o rievocare una tradizione passata nell’oblio del tempo, si organizzano corse di cavalli che non tengono minimamente conto della morfologia del’animale, del terreno sul quale corre, del fatto che dietro la gara ci sono vertiginosi giri di scommesse clandestine con tanto di cavalli e fantini dopati e compagnia bella.

Inoltre le misure di sicurezza per gli spettatori sono spesso ridicole e non è la prima volta che qualcuno si fa molto male o addirittura ci lascia la pelle. Quelli che ci hanno lasciato sicuramente molte pelli in questi palii spaccaossa sono i cavalli. Purosangue giovani, ma già vecchi per la pista, vengono impiegati su terreni ripidi in ascesa o in discesa, quando non sull’asfalto di un torrido paese della Sicilia o della Sardegna.

In queste “gare” ai cavalli ne succedono di tutti i colori: arrivano letteralmente ripieni di sostanze eccitanti e antidolorifici, così come i cavalieri ( non riesco neanche a definirli fantini), e sono obbligati a correre, magari di notte, su terreni fatti di sanpietrini o con buche segazampe. Se “si spaccano” chissenefrega: una pistolettata in testa e avanti un altro.

Anche i palii maggiori (Ferrara, Feltre ad esempio) hanno avuto una serie di orrori che abbiamo dovuto digerire nelle immagini televisive: ricordo il cavallo “spaccato” di Ferrara cercare pateticamente di avanzare con le sole zampe anteriori. Un vero strazio. La madre di tutti i palii, ovvero la città di Siena, se non altro ha investito parecchio sulle barriere di sicurezza e sulla pista, escludendo peraltro i purosangue dalla corsa. E i risultati si vedono.

Fortemente voluta da sottosegretario Francesca Martini, questa ordinanza prevede il divieto di correre, al di fuori delle piste autorizzate da UNIRE e FISE; per cavalli inferiori ai quattro anni di età e contempla due commissioni con parere vincolante in una delle quali un veterinario e un tecnico specializzato nell’analisi dei terreni danno l’OK. Altrimenti tutti a casa.

Vietati anche frustini e altri “aiuti” che possano causare sofferenza ai cavalli, se usati in modo troppo esuberante. Dulcis in fundo, prelievi antidoping a cavalli e cavalieri, prima e dopo la gara. Continueranno le corse clandestine, ma i palii spaccaoossa in onore del santo del paese hanno il tempo contato."


domenica 2 agosto 2009


"Qualsiasi religione, o filosofia, non basata sul rispetto per la vita
non è una vera religione o una vera filosofia. "
Albert Schweitzer
Lettera ad un’organizzazione animalista giapponese, 1961

mercoledì 29 luglio 2009

QUEL "NON UCCIDERE" PER CHI VALE?


Non importa che siate atei o credenti: quella che segue è una questione interessante, indipendentemente dalla posizione religiosa.
Leggete, se vi va...


"Mi sono chiesta se il comandamento di non uccidere nella sua sintetica enunciazione si riferisca solo agli uomini oppure comprenda anche gli animali. " Angela B.


Risponde Padre Luigi Lorenzetti:

«Non uccidere» è il comandamento che Dio, tramite Mosè, ha dato a Israele. Gesù, il nuovo legislatore, lo porta oltre l’originaria definizione: «Avete inteso che fu detto: “Non uccidere”… Ma io vi dico…» di non odiare, di non offendere, di amare e perdonare. Il comandamento è posto nell’orizzonte dell’amore, che include e supera la giustizia, e raggiunge il vertice nel mistero del Golgota. È impossibile giustificare, in nome del Vangelo, l’uccisione e la violenza dell’uomo sull’uomo. La violenza non trova alcuna legittimazione morale, non può dirsi mai giusta.

È sostenibile l’interpretazione tradizionale che limita il comandamento di non uccidere ai soli esseri umani? Il comandamento, nella sua dizione sintetica, non esclude gli animali. Infatti, dice: «non uccidere» anziché, «non commettere omicidio». In ogni caso, la comprensione della creazione e del suo futuro ultimo conduce a estendere il comandamento anche agli animali. L’universo (e tutte le sue creature) è affidato all’uomo, perché lo custodisca e lo porti a compimento secondo il disegno di Dio. Certamente le creature sono utili all’uomo ma, prima ancora, sono bellezza e valore per sé stesse e dicono appartenenza al creatore che le ha create.

Non giova molto discutere se gli animali hanno diritti, è certo che l’uomo ha dei doveri e delle responsabilità: non ha il potere di creare la loro vita, non ha il potere di toglierla. Inoltre, nel disegno di Dio, la creazione è orientata verso «nuovi cieli e terra nuova». Le realtà ultime non riguardano la comunità degli uomini, ma anche l’universo. Alcuni passaggi della Scrittura parlano di un futuro dove tutte le creature vivranno insieme in pace, e dell’attesa di un compimento definitivo che coinvolge l’universo. Non sappiamo come ciò accadrà, ma trasformazione non vuol dire distruzione.

Tutto questo è più che sufficiente perché l’uomo rispetti la terra, il cielo e tutti i suoi abitanti. Su tali basi si può comprendere che la questione ecologica in generale, e quella animalista in particolare, non sono estranee al messaggio che la Chiesa è chiamata a trasmettere: annunciare il progetto di Dio sul creato e su tutte le creature; denunciare la mentalità e i comportamenti che lo trasgrediscono e ostacolano.

I casi sono innumerevoli e, tra questi, il deplorevole abbandono degli animali, la sperimentazione cosiddetta scientifica che mutila e uccide, l’industria della pellicceria che serve solo alla vanità, la caccia per sport, l’allevamento in batteria e i mattatoi. Non è che tutti devono diventare vegetariani per forza, ma è doveroso per tutti coglierne il messaggio: «perché l’animale viva».

Non uccidere è doveroso, ma non basta. È necessaria una conversione, individuale e collettiva, a una nuova mentalità. Segnali in questa direzione non mancano e fanno sperare che, in futuro, i cattolici non avranno bisogno di ricorrere ad altre culture o religioni per coltivare un corretto e pacifico rapporto con gli animali. Onorare Dio significa anche onorare le sue creature."



martedì 28 luglio 2009

CHI ULULA ALLA LUNA... la leggenda della Luna piena


In una calda notte di luglio di tanto tempo fa un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso.

In cielo splendeva una sottile falce di luna che ogni tanto giocava a nascondersi dietro soffici trine di nuvole, o danzava tra esse, armoniosa e lieve.

Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati.

In breve, arrivarono fino all’argentea regina della notte che, alquanto infastidita da tutto quel baccano, gli chiese:

- Cos’hai da urlare tanto? Perché non la smetti almeno per un po’?-

- Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia cucciolata. Sono disperato… aiutami! - rispose il lupo.

La luna, allora, cominciò lentamente a gonfiarsi.

E si gonfiò, si gonfiò, si gonfiò, fino a diventare una grossa, luminosissima palla.

- Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto - disse, dolcemente partecipe, al lupo in pena.

Il piccolo fu trovato, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio.

Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo strinse forte forte a sé e, felice ed emozionato, ma non senza aver mille e mille volte ringraziato la luna.

Poi sparì tra il folto della vegetazione.

Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi le fecero un bellissimo regalo: ogni trenta giorni può ridiventare tonda, grossa, luminosa, e i cuccioli del mondo intero, alzando nella notte gli occhi al cielo, possono ammirarla in tutto il suo splendore.

I lupi lo sanno… E ululano festosi alla luna piena.



lunedì 15 giugno 2009

"fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza"


Questa breve - ma densa - frase è tratta dalla Divina Commedia del "nostro" Dante: la cantica è quella dell' Inferno (canto XXVI, 119-120), l' epoca il 1300!

In sostanza, un motto che esorta a vivere secondo la legge morale - la virtù - e la sapienza.

Non proporrò testimonianze filosofiche occidentali, oggi.

Bensì una lettera del capo indiano Capriolo Zoppo all'allora presidente degli Stati Uniti, Franklin Pierce (1804-1869)

"..Le mie parole sono come le stelle e non tramontano. Ma come potete comprare o vendere il cielo, il calore della terra ? Questa idea è strana per noi. Noi non siamo proprietari della freschezza dell’acqua o del suo scintillio: come potete comprarli da noi ?Ogni parte di questa terra è sacra al mio popolo. Ogni ago scintillante di pino. Ogni spiaggia sabbiosa, ogni goccia di rugiada nei boschi oscuri, ogni insetto ronzante è sacro alla memoria e nell’esperienza del mio popolo. La linfa che circola negli alberi porta le memorie dell’uomo rosso. Noi siamo parte della terra ed essa è parte di noi.I fiori profumati sono nostri fratelli. Le creste rocciose, le essenze dei prati, il calore del corpo dei cavalli e l’uomo, tutti appartengono alla stessa famiglia.
Perciò, quando il Grande Capo (il presidente) sta a Washington ci manda a dire che vuole comprare la nostra terra, voi dovete ricordare che essa è sacra. ...Se noi vi vendiamo la terra voi dovete ricordare che essa è sacra e dovete insegnare ai vostri figli che essa è sacra e parla di eventi e ricordi nella vita del mio popolo.

Il mormorio dell’acqua è la voce di mio padre. I fiumi sono nostri fratelli ed essi saziano la nostra sete. Se vi vendiamo la terra voi dovete ricordare e insegnare i vostri figli che i fiumi sono nostri fratelli e anche vostri e dovete perciò usare con i fiumi la gentilezza che userete con un fratello.Noi sappiamo che l’uomo bianco non capisce i nostri pensieri. Una porzione della terra è la stessa per lui come un’altra, perché egli è uno straniero che viene nella notte e prende dalla terra qualunque cosa gli serve. La terra non è suo fratello, ma suo nemico, e quando l’ha conquistata, egli si sposta, lascia le tombe dei suoi padri dietro di lui e non se ne cura. Egli tratta sua madre, la terra, e suo fratello, il cielo, come cose che possono essere comprate, sfruttate e vendute, come fossero pecore o perline colorate. Il suo appetito divorerà la terra e lascerà dietro solo un deserto.I nostri pensieri sono differenti dai vostri pensieri, La vita delle vostre città ferisce gli occhi dell’uomo rosso. Ma forse ciò avviene perché l’uomo rosso è un selvaggio e non capisce. Ma non c’è alcun posto quieto nella città dell’uomo bianco. Alcun posto in cui sentire lo stormire delle foglie in primavera o il ronzio delle ali degli insetti. Il rumore della città ci sembra soltanto che ferisca gli orecchi. E che cosa è mai la vita, se un uomo non può ascoltare i discorsi delle rane attorno a uno stagno di notte ?
L’indiano preferisce il dolce rumore del vento che soffia sulla superficie del lago o l’odore del vento stesso, pulito dalla pioggia e profumato dagli aghi di pino. L’aria è preziosa per l’uomo rosso, perché tutte le cose partecipano dello stesso respiro.
...Perciò noi consideriamo l’offerta di comprare la nostra terra, ma se decideremo di accettarla, porrò una condizione.
L’uomo bianco deve trattare gli animali come fratelli.
Io sono un selvaggio e non capisco altri pensieri.
Ho visto migliaia di bisonti che marcivano sulla prateria, lasciati lì dall’uomo bianco che gli aveva sparato dal treno. Io sono un selvaggio e non posso capire come un cavallo di ferro sbuffante possa essere più importante del bisonte, che noi uccidiamo solo per sopravvivere.
Che cosa è l’uomo senza gli animali ?
Se non ce ne fossero più gli indiani morirebbero di solitudine. Perché qualunque cosa capiti agli animali, presto capita all’uomo. Tutte le cose sono collegate....Questo noi sappiamo.
La terra non appartiene all’uomo, è l’uomo che appartiene alla terra.

...Non è stato l’uomo a tessere la tela della vita, egli ne è soltanto un filo. ...Ma noi considereremo la vostra richiesta di andare nella riserva che avete stabilito. Noi vivremo per conto nostro e in pace. Importa poco dove passeremo il resto dei nostri giorni. I nostri figli hanno visto i padri umiliati nella sconfitta. I nostri guerrieri hanno provato la vergogna. E dopo la sconfitta essi passano i giorni nell’ozio e contaminano il loro corpo con cibi dolci e bevande forti. Poco importa dove passeremo il resto dei nostri giorni: non saranno molti. Ancora pochi inverni e nessuno dei figli delle grandi tribù che una volta vivevano sulla terra e percorrevano in piccole bevande i boschi, rimarrà per piangere le tombe di un popolo una volta potente e pieno di speranze....Quando l’ultimo uomo rosso sarà scomparso dalla terra e il suo ricordo sarà l’ombra di una nuvola che si muove sulla prateria, queste spiagge e queste foreste conserveranno ancora gli spiriti del mio popolo. Poiché essi amano questa terra come il neonato ama il battito del cuore di sua madre. Così, se noi vi venderemo la nostra terra. Amatela come l’abbiamo amata noi, conservate in voi la memoria della terra com’essa era quando l’avete presa e con tutta la vostra forza, le vostre capacità e il vostro cuore, conservatela per i vostri figli e amatela come Dio ama tutti. Noi sappiamo una cosa: che il nostro Dio è lo stesso Dio. Questa terra è preziosa per lui.

lunedì 18 maggio 2009

L'UOMO E GLI ALTRI ANIMALI


Essendo questo un blog che parla di Filosofia e di gatti, mi piace evidenziare le attività che propongono una visione diversa del rapporto uomo-animale.

Una visione che benefici di tutte le conquiste etiche e civili che, nel tempo, l'uomo ha saputo segnare.

Eccovi, dunque, una conferenza che avrà luogo il prossimo sabato (23 Maggio) a Milano e che tratta di un tema alquanto importante: il ruolo dell'uomo rispetto agli esseri.

Lo ritengo un tema centrale: ne parlo nei miei blog, nel mio libro, nelle mie conferenze.

L'importanza di tale tema è oggettiva e viene proposta, ogni giorno, dalla realtà del vivere il mondo: l'uomo non è il solo ad abitarlo.

Pertanto, se l'uomo medesimo non s'interroga a sufficienza sul suo rapporto con gli altri esseri viventi, troppe questioni rimangono sospese.

E quasi mai con buone conseguenze. Lo abbiamo già visto.

Chi, quindi, abita in zona ed è interessato, trova, qui sotto, le coordinate dell'appuntamento.
IL TRAMONTO DELL’ANTROPOCENTRISMO: RICONOSCERE IL RUOLO DEL NON UMANO
Sabato 23.05.09 ore 14.00 - 18.30
Palazzo Isimbardi - Sala Affreschi Corso Monforte, 35 Milano (MM1 San Babila)
In collaborazione con l’Associazione Spaziopernoi e con SIUA (Scuola Interazione Uomo - Animale), l'Ufficio Diritti Animali della Provincia di Milano organizza un importante seminario:
"Il tramonto dell’antropocentrismo - riconoscere il ruolo del non umano"
Rivolto ai cittadini e ai promotori delle teorie animaliste, il seminario intende sottolineare il contributo fondamentale degli animali non umani nella costruzione delle caratteristiche dell'uomo e della donna.
I relatori ci accompagneranno in un interessante viaggio attraverso gli aspetti filosofici, artistici, zooantropologici e antropologici, mettendo in luce lo storico debito culturale verso gli animali non umani.
Interverranno:
Assessore al territorio, parchi e diritti animali della Provincia di Milano
Carla Bernasconi, Presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Milano
Edgar Meyer, Referente Uff icio Diritti Animali della Provincia di Milano
Roberto Marchesini, Medico Veterinario ,Presidente SIUA, Docente di Scienze Comportamentali Applicate
Karin Andersen, Laureata Accademia delle Belle Arti di Bologna
Luca Bochicchio, Dottorando in Arti, Spettacolo e Tecnologie multimediali
Sabrina Tonutti, Antropologa
Elena Garoni, Medico Veterinario
Programma:
ore 14.00 Registrazione dei partecipanti,Saluti dell'Assessore al territorio, parchi e diritti animali della Provincia di Milano
ore 14.30 Inizio lavoriCarla Bernasconi "Il nuovo ruolo della medicina veterinaria"Edgar Meyer "Uffici Diritti Animali: verso una nuova era istituzionale"Roberto Marchesini "Gli aspetti teoretici di zooantropologia e postumanismo "Karin Andersen – Luca Bochicchio "Gli aspetti artistici e di creatività del teriomorfo"Sabrina Tonutti "Gli aspetti antropologici"Elena Garoni "Gli aspetti applicativi di tipo sociale, educativo e assistenziale"
Ore 18.15 Discussione e chiusura lavori

venerdì 15 maggio 2009

TAGORE E IL MESE DI MAGGIO, IL BUFALO E IL RAGAZZO


Era di maggio.
Il pomeriggio afoso
sembrava interminabile.
La terra riarsa
si spaccava nel gran caldo, assetata.
Dalla riva del fiume udii una voce
che gridava: "Vieni, tesoro mio".
Chiusi il mio libro e aprii la finestra
per guardare fuori.
Vidi presso il fiume un grande bufalo, coperto di fango,
che guardava in giro con occhi placidi e pazienti;
un ragazzo, nell’acqua fino al ginocchio, lo chiamava
per farlo bagnare.
Sorrisi compiacente ed ebbi un senso di dolcezza,
che m’invase il cuore.

Da Il giardiniere di Rabindranath Tagore



venerdì 8 maggio 2009

"Il ciclo di vita dei prodotti" - Seminario di ecologia


Seminario di Ecologia a libero ingressoVenerdi 8 Maggio 2009,
alle ore 20:45, a Sommo (PV),
presso la Fondazione SOMS, Via Roma 169, con il patrocinio del Comune di Sommo
Seminario di Ecologia a libero ingresso sul tema:

"Il ciclo di vita dei prodotti"

Verranno trattati:- L'impatto ambientale derivante dal nostrotipo di dieta alimentare

Zaino ecologico: quanto "pesano" effettivamentele cose considerando le componenti nascoste-

Le Esternalita': il danno procurato agli altri conle nostre azioni, e il danno che quelle degli altriprocurano a noi
Relatore: Gabriele Porrati
La locandina e' allegata al presentemessaggio.
http://www.in-esaurimento.org/ il sito contiene le date e le informazioni sui seminari, le locandine scaricabili degli eventi presenti e passati, l'elenco degli argomenti trattati, ed altri elementi utilia coloro che sono interessati alla materia.

giovedì 7 maggio 2009

Martinetti e l'uomo metafisico


"Che cosa sono io? Che cosa è la realtà che mi circonda? Quale è il mio destino? In che modo io debbo agire? Gli uomini sono più metafisici di quello che pensano: soltanto sono tali senza saperlo"
Piero Martinetti

9 MAGGIO CONTRO IL RANDAGISMO


ROMA - 9 MAGGIO 2009 - MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO IL RANDAGISMO PIAZZA SANTI APOSTOLI - ORARIO: 13.00-17.00


PER DIRE NO AL RANDAGISMO, ALL'ABBANDONO E ALLA VIOLENZA


Associazione organizzatrice:L.I.D.A. Lega Italiana dei Diritti dell'AnimalePer info : http://www.lida.it/

martedì 5 maggio 2009

IL GATTO, IL CANE E NOI IN VACANZA

Scarpinando & Zampettando 2009
Dal 27 giugno al 4 luglio - Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi-

La LAV, ripropone, per la prossima estate, una vacanza all'insegna dell'amore e del rispetto per gli animali e la natura. Anche le ferie estive, infatti, possono diventare un'occasione peravvicinarsi al tema dei diritti degli animali: immersi nel verde delParco delle Dolomiti Bellunesi, a diretto contatto con la natura, assieme a tanti compagni pelosi, parteciperai a escursioni, serate digiochi e balli popolari, a passeggiate alla scoperta di fiori e piante alpine. Potrai, inoltre, degustare i manicaretti sapientemente confezionati da un cuoco maestro della cucina vegan.

PER PRENOTARE : nel sito della LAV al link:<http://www.lav.it/index.php?id=1259>http://www.lav.it/index.php?id=1259 troverai il volantino della LAVacanza, insieme alla scheda di prenotazione. Basta compilarla espedirla via fax al numero: 06 4461326. PER INFO <mailto:lavacanza@infolav.org>staff LAVacanza email: <mailto:lavacanza@lav.it> lavacanza@lav.itoppure telefona a: 348.0407565 - 329.0398527.

giovedì 30 aprile 2009

La lettura di tutti i buoni libri è come una conversazione con gli uomini migliori dei secoli andati. (Cartesio)


martedì 28 aprile 2009

Veg... gente


Ciao a tutti, "rispolveriamo" questa campagna perche' per tutti quelli di voi che non hanno partecipato la scorsa primavera e' adesso il momento giusto per attivarsi!


La campagna consiste in 3 manifesti sul tema


"Io passo a veg"


, che mostrano i motivi per cui un passaggio a un'alimentazione a base vegetale deve essere fatto: "Per gli animali" (aspetto etico), "Per la natura" (aspetto ecologista), "Per la mia vita" (aspetto salutista). I manifesti sono di grande impatto, impossibile non notarli! Possono essere affissi negli spazi delle affissioni comunali, che di solito non hanno un costo elevato. La dimensione è 70x100cm. Ciascuno può organizzare e finanziare un'affissione nella sua città: i manifesti verranno distribuiti gratuitamente a chi li richiede, ma ciascuno dovrà prima prenotare e pagare le affissioni nel proprio Comune. Fino ad ora sono stati affissi 8.755 manifesti in 46 Comuni, un'ottima partecipazione, ma che puo' essere ancora migliorata, se altre persone (singole o gruppi) vogliono partecipare! Potete trovare qui la descrizione della campagna:http://www.agireora.org/attivismo/passo_a_veg.html e qui tutte le istruzioni su come realizzare un'affissione:http://www.agireora.org/progetti/campagne_manifesti.html Vi preghiamo di leggere tutto ATTENTAMENTE prima di scriverci, perche' e' gia' spiegato tutto li', cosi quando ci scriverete - alla casella http://us.mc1103.mail.yahoo.com/mc/compose?to=info@agireora.org - sara' solo per dirci quanti manifesti volete e dove spedirli :-)Informatevi subito presso il vostro Comune, come spiegato nella pagina di istruzioni, in modo da poter prenotare gli spazi per l'inizio di giugno (se aspettate sara' troppo tardi!). Per chi vive in luoghi di villeggiatura frequentati da molti turisti, va benissimo invece prenotare le affissioni anche per i mesi di luglio e agosto.Grazie a tutti per la partecipazione, AgireOra Network

mercoledì 22 aprile 2009

BUON COMPLEANNO KANT, AMICO DEGLI ANIMALI

Oggi, 22 Aprile, è il compleanno di Immanuel Kant,
celebre filosofo del XVIII secolo.
Gode di una fama un pò controversa... amato, ma anche "temuto" perchè noto, soprattutto, per testi quali la Critica della Ragion Pura.
Eppure, nel mio Della filosofia e dei gatti, alcuni di voi lo sapranno,
ho voluto evidenziare un particolare - e poco noto - aspetto di questo grande pensatore.
Ho, infatti, parlato di quanto avesse esaltato, già nel '700,
in un modo semplice e fruibile,
il rispetto verso gli animali e
la stretta relazione tra il comportamento uomo-uomo e uomo-animale.
Confermando, come altri filosofi che ho citato, che l'osservanza dei diritti di tutti gli esseri viventi - non solo umani - ha salde e preziose radici storiche.
Considerazione importante da evidenziare, credo, oggi che si celebra l' Earth Day, il giorno della Terra.
E magari, anche gli altri giorni...

domenica 19 aprile 2009

SBAGLIARE E VINCERE


Se vinci senza sbagliare mai, sei un fenomeno.
Ma se vinci dopo aver fatto l'errore della tua vita sei molto di più:
un uomo che non si è arreso quando tutti gli avevano detto che era FINITA

venerdì 17 aprile 2009

SOLDI ALLO ZOO????


Già in un altro post - http://filosofia-prendila-con.blogspot.com/2009/03/zoo-e-circhi-nuociono-ai-bambini.html - avevo avuto occasione di parlare di circhi e zoo.
Non sono rispettosi del benessere, della dignità e della libertà animali e nuociono anche ai bimbi...
Davvero non trova spazio, dunque, una valida ragione (anche in vista di tutti i problemi gravi che urgono di essere risolti e richiedono fondi), per sovvenzionare uno zoo safari.
Sta accadendo a Ravenna.
Se qualcuno vuole, può partecipare al corteo che protesterà contro tale progetto, il giorno giovedi 23 aprile alle ore 15.30 , davanti al municipio di Ravenna (Piazza del Popolo).

mercoledì 15 aprile 2009

SAFFO E L'AMORE



"Un esercito di cavalieri, dicono alcuni, altri di fanti, altri di navi, sia sulla terra nera la cosa più bella:
io dico, ciò che si ama.
È facile far comprendere questo ad ognuno. Colei che in bellezza fu superiore a tutti i mortali, Elena, abbandonòil marito pur valoroso e andò per mare a Troia; e non si ricordò della figlia né dei cari genitori; ma Cipride la travolse innamorata.
...
...
ora mi ha svegliato il ricordo di Anattoria che non è qui; ed io vorrei vedere il suo amabile portamento, lo splendore raggiante del suo viso più che i carri dei Lidi e i fanti che combattono in armi. "
Saffo

giovedì 9 aprile 2009

ANCHE DELLO SCHIAVISMO DICEVANO CHE ERA NORMALE


Tutti gli anni, me lo sento dire: "certo che è previsto l'agnello nel menù, è Pasqua".

E seguono commenti più o meno allusivi sul vegetarianesimo.

Quasi tutti, di base, lo indicano come fanatismo.

Pensare all'animale...tse!

Ebbene, anche la Filosofia c'insegna
che la dignità animale era rispettata già millenni orsono.

Ma, d'altronde, due secoli fa,
dicevano che schiavizzare gli africani era normale, anzi giusto...!

Buona Pasqua.
A TUTTI!!!