IL LIBRO

IL LIBRO
DELLA FILOSOFIA E DEI GATTI - SGARBI F. (MURSIA)

mercoledì 28 gennaio 2009

HANNAH ARENDT - RAZZA???




"Da molti anni incontriamo dei tedeschi che dichiarano di vergognarsi di essere tali. Ho avuto spesso la tentazione di rispondere che io mi vergogno di appartenere al genere umano. [...] In termini politici, l’idea di umanità, che non esclude nessuno e che non attribuisce ad uno solo tutta la colpa, è la sola garanzia che le "razze superiori" di ogni tempo possono non sentirsi obbligate a seguire la "legge naturale" del diritto del più forte e a sterminare le "razze inferiori che non sono degne di sopravvivere"; cosicchè, alla fine di un’età imperialistica", potremmo ritrovarci in una fase in cui i nazisti potrebbero apparire come i rozzi precursori dei metodi politici futuri. Seguire una politica non imperialistica e conservare la fede in una dottrina non razzista diventa ogni giorno più difficile, perchè diventa ogni giorno più chiaro quanto pesante sia per l'uomo il fardello del genere umano.

(Hannah Arendt, Colpa organizzata e responsabilità collettiva, in Id., Ebraismo e modernità, trad. it. di G. Bettini, Feltrinelli, Milano, 1993, pp. 74-76)

Resta da chiarire chi e cosa comprendiamo nel termine razza....

lunedì 26 gennaio 2009

IL PROSSIMO TUO...E GLI ALTRI?


Quello che segue é uno stralcio dell'Epistola ai romani di Paolo di Tarso...

"Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello d’un amore vicendevole; perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge. Infatti il precetto "non commettere adulterio", "non ammazzare", "non rubare", "non desiderare", e qualsiasi altro comandamento, si riassume in queste parole: "amerai il prossimo tuo come te stesso". L’amore non fa nessun male al prossimo: pieno compimento della legge è l’amore."
(Paolo di Tarso, Epistola ai romani, 13, 8-10)


Questo inno all'Amore é senz'altro coinvolgente,
ma... non credete si potrebbe meditare su un aspetto? Mi riferisco al fatto ch'egli abbia detto chi ama il suo simile... E il dissimile? O meglio colui o ció che é diverso? Un vero atto di tolleranza, e quindi, d'Amore sarebbe questo...

mercoledì 21 gennaio 2009

LA VITA ANIMALE HA LO STESSO VALORE DI QUELLA UMANA?




Una questione leggera leggera, questa.


Dibattere intorno a tale problema significherebbe scontrarsi con l'inevitabile metro personale...educazione, sensibilità, contesto sociale e altre costanti che rendono speciale - e unica - la nostra opinione.
La suddetta questione, stagliandosi nell'orizzonte culturale che, necessariamente, deve essere considerato poichè, come tutte le questioni etiche, va di pari passo con le conquiste civili - e civiche! - è urgente. Urge nella misura in cui la nostra dimensione quotidiana adotta - e, purtroppo - sfrutta e abusa della "disponibilità" animale.

Con il termine "disponibilità" intendo anche l'impossibilità, non così rara, degli animali di sottrarsi ad ingiusti - se non criminosi o addirittura criminali - atti che l'uomo gli impone.

E' davvero un'epoca sempre così barbara, la nostra???

In parte, sì.

Ma, intanto, il procuratore capo di Milano denuncia la gravità dei reati sugli animali.

E, se è vero come diceva Jung che "La società è organizzata non tanto dalla legge quanto dalla tendenza all'imitazione" beh...speriamo bene.
"Secondo il Procuratore Capo di Milano, dott. Manlio Minale coloro che si macchiano di reati contro gli animali, maltrattandoli o uccidendoli ed integrando così una delle quattro ipotesi delittuose previste dalla legge 189 del 2004, sono da considerare criminali al pari di tutti coloro che commettono altri reati di competenza del giudice monocratico, che ricordiamo vanta la competenza per materia dei reati fino a 10 anni di reclusione che denotano un alto tasso di pericolosità sociale, come quelli inerenti produzione e traffico di sostanze stupefacenti, delitti contro l’incolumità pubblica, la rimozione dolosa delle cautele contro gli infortuni sul lavoro e l’adulterazione e contraffazione di cose in danno della salute pubblica. Il Procuratore Capo ha inviato a tutti i suoi sostituti una circolare informandoli che le fattispecie penali del maltrattamento animale dovranno essere prese in seria considerazione al pari di altre violazioni del codice penaleQuesta notizia potrebbe apparire superflua, se si pensa che essendo tutti reati procedibili d’ufficio, il pm ha in linea generale un obbligo di esercizio dell’azione penale per tutti i reati su indicati, e dunque anche per quelli contro gli animali. In sostanza a fronte di un reato contro gli animali, così come per il reato di furto il pm, se ne ravvisa gli elementi ha l’obbligo di esercitare l’azione penale per perseguire i responsabili.Tuttavia la comunicazione del Procuratore Capo di Milano appare assai significativa alla luce delle questioni inerenti la formazione dei ruoli d’udienza. Infatti l’art 227 del d.lgs 19 febbraio 1998 n 51 ha stabilito che i dirigenti degli uffici giudiziari possono formare i ruoli d’udienza tenendo conto della ‘gravità e della concreta offensività del reato, del pregiudizio che può derivare dal ritardo nella formazione della prova per l’accertamento dei fatti, nonché dall’interesse della persona offesa’.Di fatto dunque la posticipazione di molti processi, perché ritenuti meno gravi comporta un effetto simile all’amnistia perché conduce alla prescrizione degli stessi. Non ultimo il decreto sicurezza approvato dall’attuale Governo (n 92 del 2008) ha assegnato precedenza assoluta ai procedimenti relativi ai delitti di ‘maggiore gravità’ imponendo ai dirigenti degli uffici giudicanti di razionalizzare in tal senso i ruoli d’udienza Ecco allora che le parole del Procuratore Capo di Milano assumono un valore forte in quanto egli ha stabilito nella circolare diramata agli uffici giudiziari della Procura che "i reati contro gli animali devono trovare idonea collocazione nell'ambito del VI dipartimento" per cui da oggi, ogni denuncia verrà girata al Dipartimento sorretto dal Vice di Milano, Nicola Cerrato, che attualmente coordina una squadra specializzata in malasanità, violazioni legate ad alimenti e prodotti farmaceutici, infortuni sul lavoro e lavoro nero, mentre fino agli ultimi mesi le denunce legate ai maltrattamenti venivano girate al "Servizio definizione Affari Semplici", un settore nato per scremare il lavoro dei magistrati dai reati cosiddetti "minori". In definitiva, i reati contro gli animali destano allarme sociale quanto gli altri reati di competenza della sezione indicata.Una posizione significativa volta a garantire l’effettività della tutela giuridica degli animali, che speriamo altre Procure vorranno seguire, sull’esempio illuminante di quella di Milano, e che soprattutto andrà contrapposta a tutti gli operatori del settore, purtroppo ancora tanti, che addirittura arrivano a negare la concreta applicabilità della normativa, perché ritenuta di ‘scarsa importanza".

martedì 20 gennaio 2009

LA BUONA NOTIZIA


I GHIACCIAI SI DIFENDONO DA SOLI!

Un'ottima notizia.

Vi propongo l'incredibile sapienza con la quale la Natura risponde a chi spreca energia...cioè l'uomo.


"Se l’uomo non difende i ghiacciai, i ghiacciai si difendono da soli. La buona notizia è che la Natura riesce, come al solito, a rimediare agli errori umani. Non completamente, ma in buona parte. Una ricerca inglese, precisamente dell’Università di Leeds, ha scoperto che i ghiacciai dell’antartide, sciogliendosi, rilasciano delle piccolissime particelle di ferro, le quali finiscono in mare e vanno ad alimentare il plancton.
Questo processo fa aumentare l’assorbimento dell’anidride carbonica. Tutto ciò è possibile perché il plancton, per produrre energia, ha bisogno di anidride carbonica. Il ferro rilasciato dai ghiacciai accelera questo processo, in maniera tale da aumentare la quantità assorbita, e facendo diminuire quella presente nell’aria. Ovviamente, secondo gli esperti, questo non risolverà ogni problema legato alla CO2, ma almeno lo rallenterà, concedendo all’uomo più tempo per trovare le contromisure necessarie."

Da www.ecologiae.com

lunedì 19 gennaio 2009

TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE


Leggete, se vi va, questa favola VERA....da Nonsolocuccioli

"Mi telefona una signora per un cane che aveva visto su un volantino, mi dice che dovrebbe andare d'accordo con tutti, perché ha tanti animali in casa. Immaginavo cani e gatti, la signora mi dice no, deve andare d'accordo anche con Wanda la gallina, le caprette ed i conigli, e mi invita ad andare a trovarla.
Così ho fatto appena ho potuto, ed ho trovato il paradiso! Una coppia stupenda in pensione, piena di animali salvati, che naturalmente moriranno di vecchiaia... caprette, conigli tutti con un nome, ed avendo ognuno un nome, bastava chiamarli ed arrivava quello giusto!

Poi c'era lei, la gallina Wanda, mi raccontano che alla sera sta sul divano e guarda la tv sulle ginocchia, basta chiamarla e arriva e salta in braccio. Mi hanno fatto subito vedere, ed io ho fotografato, la signora si siede e comincia a chiamare "Wanda!", la gallina era in giro in quel magnifico giardino pieno di fiori e piante, ed eccola arrivare di corsa e le è subito saltata in braccio!

Poi il marito si allunga sul divano come fa alla sera, chiama anche lui "Wanda", ed eccola volare sul divano sulle gambe allungate, nel frattempo è arrivato sul divano anche un cane.
Che meraviglia vedere tanta armonia tra animali diversi, grandi piccoli, a 2 e 4 zampe, quando sono venuta via ho pensato di essere stata in paradiso, una bellissima casa in punta ad una montagna, piante, fiori, animali liberi e felici. Tante cose belle tutte insieme, una scorpacciata di gioia, in mezzo a tanti orrori, l'uomo se vuole fa delle cose meravigliose, peccato che sovente fa l'esatto contrario.

Sono ritornata nel "paradiso" qualche settimana dopo, perché quella deliziosa coppia mi aveva fatto vedere delle foto meravigliose di quest'inverno con le caprette in casa vicino al caminetto. Me le hanno date così posso e VOGLIO pubblicarle.

Stavolta non parlo di cani - qua anche se ce ne sono molti non li ho fotografati - per attirare l'attenzione su "ANIMALI DIVERSI", animali che di solito hanno un altro destino, si ammazzano e si mangiano, eppure loro sono come i cani e i gatti, guardate Carletta nella cesta dei gatti, guardatele insieme sul divano con i cani, vicino al caminetto con la gallina, in braccio sulla sdraio.

Cercano e danno affetto come gli "altri", provano sentimenti, pensiamolo quando vediamo un pezzo di carne. E' comodo trovarla già ammazzata a pezzi "solo" da cuocere... ma mettete insieme i "pezzi" e arrivate allo sguardo, alla dolcezza, al cuore, vorrei vedervi tutti con un coltello in mano per sgozzarle... probabilmente ci sarebbero molte più Carlette e Birbe se ci fermassimo un po' a pensare cosa c'è dietro.

Allevamenti intensivi, spazi ristretti, le urla, i lunghi viaggi, ed infine dopo una corta vita all'ingrasso, il macello, una dietro l'altra, una che vede l'altra davanti, impossibile scappare, il terrore.
Che bello sarebbe vivere dove nessuno muore ammazzato. Nell'attesa che avvenga quello che diceva tanti anni fa Leonardo da Vinci, godiamoci questi piccoli paradisi."

domenica 18 gennaio 2009

IL MAIALINO GATTOSO


La butto lì...


avete mai considerato gli animali comunemente definiti non domestici con la stessa simpatia e "comprensione" con le quali considerate quelli comunemente definiti domestici?


Avete mai preso in considerazione l'ipotesi per cui, come il vostro micio simpatico e peloso o il vostro cane scodinzolante e affettuoso gioiscono, soffrono e hanno paura così potrebbe capitare alle mucche, ai maialini, galline, etc.?


Leggete qui sotto, se vi va. E, magari, parliamone...


Dal libro di Jeffrey Moussaieff Masson, Il maiale che cantava alla luna


"I maiali esprimono amicizia verso i propri simili in numerosi modi: con la voce, con il linguaggio del corpo, dormendo insieme, gironzolando ed esplorando il territorio in compagnia durante il giorno. Kim Sturla, del rifugio Animal Place, racconta di un maiale, Floyd, trasferito all'Animal Place da un altro rifugio per animali, il Farm Sanctuary. Floyd non riusciva ad ambientarsi e cadde in quella che aveva tutta l'aria di una grave depressione. Sembrava che non desiderasse più vivere; si stava lasciando morire. Kim non riusciva a capire come mai. Alla fine, Diane Miller, che si era occupata di Floyd quando viveva al Farm Sanctuary, andò a vedere qual era il problema. Non appena l'animale la vide, il suo comportamento cambiò. L'annusò con quella che pareva un'espressione di sollievo, sembrò sopraffatto dall'emozione; strillò di piacere, e lo stesso maiale che prima si muoveva a fatica corse verso il furgone e balzò nel retro, pronto a tornare a casa. Non chiedeva altro che questo: tornare a casa dagli altri maiali che conosceva e amava. Non appena fece ritorno al Farm Sanctuary, la sua depressione sparì. Aveva avuto nostalgia di casa. "

mercoledì 14 gennaio 2009

VITA...PLUS


Cospargetevi e immergetevi nel buono...

Scoprite i prodotti cruelty-free.

Cosa sono? Leggete...
http://www.agireora.org/info/cosmetici.html

martedì 13 gennaio 2009


"Ma io voglio, frate lupo, far la pace fra te e costoro, sicché tu non gli offenda più, ed eglino ti perdonino ogni passata offesa, e né li omini né li canti ti perseguitino più". E dette queste parole, il lupo con atti di corpo e di coda e di orecchi e con inchinare il capo mostrava d'accettare ciò che santo Francesco dicea e di volerlo osservare. Allora santo Francesco disse: "Frate lupo, poiché ti piace di fare e di tenere questa pace, io ti prometto ch'io ti farò dare le spese continuamente, mentre tu viverai, dagli uomini di questa terra, sicché tu non patirai più fame; imperò che io so bene che per la fame tu hai fatto ogni male. Ma poich'io t'accatto questa grazia, io voglio, frate lupo, che tu mi imprometta che tu non nocerai a nessuna persona umana né ad animale, promettimi tu questo?". E il lupo, con inchinate di capo, fece evidente segnale che 'l prometteva. E santo Francesco sì dice: "Frate lupo, io voglio che tu mi facci fede di questa promessa, acciò ch'io me ne possa bene fidare". E distendendo la mano santo Francesco per ricevere la sua fede, il lupo levò su il piè ritto dinanzi, e dimesticamente lo puose sopra la mano di santo Francesco, dandogli quello segnale ch'egli potea di fede."

Fioretti di S. Francesco

Don Chisciotte...


"Occorre dunque sapere che nei momenti d’ozio (che costituivano la maggior parte dell’anno) si dedicava alla lettura dei libri di cavalleria […]. A tal punto si sprofondò in quella lettura, da consumarci notti e giorni interi, cosicché sia per il non dormire, sia per il troppo leggere, gli si seccò il cervello e finì col perdere la ragione. […] E a tal punto si convinse della veridicità di quelle fantasticherie, che pensava non potesse esserci nessuna storia al mondo più reale e più vera. […] In realtà, perso ormai completamente il senno, gli balenò la più strana idea che potesse venire ad un pazzo: gli parve, cioè, opportuno e necessario, sia per esaltare il proprio onore sia per il bene della patria, farsi cavaliere errante.


Per prima cosa ripulì alcune armi, già appartenute ai suoi antenati, che erano ormai coperte di ruggine e di muffa, e da molti secoli giacevano abbandonate in un angolo. Le lucidò e le rimise in efficienza come meglio poté; ma si accorse che presentavano una grave lacuna: non c’era una celata con visiera, ma solo un semplice morione. A tale deficienza supplì il suo ingegno, poiché con dei cartoni costruì una mezza celata che, incastrata con il morione, aveva l’apparenza di una celata intera. Per provarne però la solidità e la resistenza ad un eventuale colpo di lancia, sfoderò la spada e le assestò due fendenti col primo dei quali, in un attimo, distrusse il suo lavoro di una settimana. Gli spiacque la facilità con cui l’aveva fatta a pezzi, e, per proteggersi da questo pericolo, la rifece da capo, mettendo nell’interno dei sostegni di ferro. In tal modo rimase soddisfatto della sua solidità e, senza voler ripetere la prova, la giudicò e considerò una finissima celata ad incastro. "
Miguel de Cervantes Saavedra, Don Quijote de la Mancha

LA BUONA NOTIZIA - ASTICE LIBERATO


Inaspettata e deliziosa (molto più che un astice!) questa notizia...

A New York, alcuni ambientalisti hanno restituito al mare un astice di 140 anni, sottratto durante una battuta di pesca.
Dopo due settimane di permanenza forzata in un ristorante, il crostaceo è stato ricondotto al suo habitat grazie all'impegno di un cliente animalista.